Come la “creatura”, gli elementi canonici sono tutti presenti – una struttura portante, bracci, lampade e un cavo – ma l’irriverente approccio borderline di Marcantonio, a metà strada tra arte e design, ha dato vita a una silhouette nuova e destrutturata, creata mescolando forme, materiali e stili, tutti apparentemente appartenenti all’area semantica dell’illuminazione, sebbene di epoche e luoghi diversi.

Dalla struttura centrale in metallo bianco emergono numerosi bracci in vetro soffiato di Murano con finitura satinata bianca; gli snodi presentano rosette e bobeches in cristallo di Boemia, rubati alla tradizione veneziana di metà Settecento. Come ideali pendenti, il designer ha inserito una lampada a gas, una classica abat-jour con paralume in tessuto, una campana in vetro, una lampada con braccio flessibile e persino una barra al neon in stile anni ’80.

Il mix non manca di piccoli “intrusi” come un pesce saltellante in vetro e un cuore rosa al neon, unica nota di colore.